Ipertiroidismo e gravidanza
La tiroide è una ghiandola a forma di farfalla posizionata nel collo. La tiroide produce degli ormoni, gli ormoni tiroidei, T4 e T3, che attraverso il sangue arrivano in tutto il corpo. Gli ormoni tiroidei regolano il consumo di energia dell’organismo e permettono a tutti gli organi, incluso il cervello e il cuore di lavorare in maniera regolare.
Durante la gravidanza, la tiroide della mamma deve produrre gli ormoni tiroidei anche per il bambino almeno fino al terzo mese, quando inizia la produzione autonoma da parte del bambino.
Tuttavia, il bambino continua a dipendere dalla mamma per quanto riguarda lo iodio, che è un elemento essenziale per la formazione degli ormoni tiroidei e che deriva esclusivamente dall’alimentazione della mamma. In corso di gravidanza, l’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda di assumere 250 microgrammi di iodio al giorno invece dei consueti 150 microgrammi che rappresentano il regolare fabbisogno quotidiano.
Quali sono le cause più frequenti di ipotiroidismo in gravidanza?
La causa più comune è la tiroidite cronica autoimmune o tiroidite di Hashimoto. L’ipotiroidismo può manifestarsi in gravidanza come esordio della tiroidite cronica autoimmune, oppure come la conseguenza di un’inadeguata terapia di una malattia della tiroide già nota. Circa il 2.5% delle donne in gravidanza hanno un lieve ipotiroidismo e 0.4% un ipotiroidismo più grave.
Quali sono i rischi di ipotiroidismo per la madre?
L’ipotiroidismo non curato o non adeguatamente curato può essere responsabile di aborto spontaneo; è stato, inoltre, associato a dolori muscolari, anomalie della placenta, emorragia post-partum, anemia, e alterazioni del cuore. Questi effetti sono più frequenti se l’ipotiroidismo è grave.
Quali sono i rischi di ipotiroidismo della madre nel bambino?
L’ipotiroidismo grave della madre può avere conseguenze negative soprattutto sullo sviluppo del cervello del bambino; recenti studi hanno rilevato che lievi alterazioni cerebrali si possono riscontrare anche nei bambini nati da madre con ipotiroidismo lieve.
Cosa bisogna fare in gravidanza?
E’ raccomandato che le donne in gravidanza, soprattutto se hanno una malattia della tiroide, controllino quanto prima gli indici di funzione tiroidea. In queste donne sarebbe auspicabile un controllo della funzione tiroidea quando viene deciso di pianificare la gravidanza dato che si rende necessario aumentare la terapia sostitutiva dell’ipotiroidismo nella maggior parte di loro. Se l’ipotiroidismo viene riscontrato per la prima volta durante la gravidanza deve essere subito curato con l’ormone della tiroide (Levo-Tiroxina).
Come deve essere curata una donna con ipotiroidismo in gravidanza?
Idealmente le donne che desiderano una gravidanza dovrebbero regolare la dose della terapia sostitutiva prima del concepimento, in modo da anticipare la maggior richiesta di ormoni tiroidei da parte del bambino. La dose sostitutiva con ormone della tiroide richiede spesso un aumento che va dal 25% al 50% della dose assunta prima della gravidanza. La terapia con Levo-Tiroxina non solo non è pericolosa in gravidanza ma assolutamente necessaria e favorevole sia per la madre che per il bambino.
Quali controlli devono essere fatti durante la gravidanza?
In linea generale, gli indici di funzione tiroidea (FT4, FT3 e TSH) dovrebbe essere misurati ogni quattro settimane, con l’obiettivo di assicurare una normale funzione tiroidea alla mamma e al bambino. Dopo il parto la madre può tornare ad assumere la terapia regolare che assumeva prima della gravidanza; è, tuttavia, opportuno che la funzione tiroidea sia ricontrollata due mesi dopo il parto.
Spesso dopo il parto vengono assunte vitamine, calcio e ferro che è opportuno prendere a distanza di alcune ore dalla terapia con Levo-Tiroxina perché possono ridurne l’assorbimento intestinale.
Quali sono le raccomandazioni finali?
Tutta la popolazione dovrebbe assumere una quantità giornaliera adeguata di iodio che serve alla regolare funzione della tiroide. Questo può avvenire facilmente con l’utilizzo del sale iodato al posto del comune sale da cucina.
Tutte le donne in gravidanza devono aumentare l’apporto di iodio in modo da garantire una regolare funzione anche della tiroide del bambino.
Se hanno una malattia della tiroide o se assumono la terapia sostitutiva con Levo-Tiroxina dovrebbero informare il proprio medico del desiderio di gravidanza. Se la gravidanza non è programmata devono subito misurare gli indici di funzione della tiroide con un prelievo di sangue per FT4, FT3 e TSH e informare il proprio medico.
A cura del dott. Fausto Bogazzi, endocrinologo presso Casa di Cura San Rossore