CENTRI MULTIDISCIPLINARI

Centro Radiodiagnostica

Il Centro multidisciplinare nasce con lo scopo di fornire al paziente un’assistenza a 360°.
Per tale motivo, il Centro segue il paziente lungo le tre fasi del percorso clinico assistenziale (fase diagnostica, fase terapeutica, fase di follow up), in accordo con le direttive delle Leggi Regionali Toscane “Raccomandazioni per la diagnosi e cura dell’Insufficienza Respiratoria e dei Disturbi Respiratori Sonno correlati”, secondo cui le tre fasi del percorso clinico assistenziale dovrebbero essere gestite nello stesso centro.

La Sindrome delle Apnee Ostruttive, conosciuta anche con l’acronimo OSAS, è una patologia caratterizzata da un’eccessiva sonnolenza diurna, un intenso russamento notturno e frequenti episodi di ostruzione delle vie aeree superiori (apnee) che si verificano durante il sonno.


Il 4-5% della popolazione adulta (sopra i 30 anni) ne soffre. I maschi sono maggiormente colpiti da tale patologia, con un’incidenza doppia rispetto alle femmine. L’OSAS ha nell’obesità il principale fattore di rischio scatenante, ma non sono da sottovalutare altre cause rilevanti come il fumo, il consumo di alcool e l’uso di alcuni farmaci.

L’immediata e pericolosa conseguenza della Sindrome delle Apnee Ostruttive è una sonnolenza diurna talmente forte e marcata da rappresentare un reale impedimento alla guida. Conseguentemente, l’OSAS può essere causa di incidenti stradali. Tra le conseguenze a lungo termine, invece, si può verificare un incremento delle patologie cardiovascolari e cerebrovascolari.

Per formulare la diagnosi della Sindrome delle Apnee Ostruttive è innanzitutto necessario sospettarne la presenza su base di segni clinici. Il sintomo più rilevante è l’aumento di sonnolenza diurna in un soggetto forte russatore; seguono poi sintomi minori come scarsa concentrazione, cefalea mattutina e difficoltà nello svolgimento di attività quotidiane di precedente semplice esecuzione. La diagnosi definitiva può essere posta solo con indagini strumentali.

Il primo step è rappresentato dalla fase diagnostica ed è finalizzato a sospettare la presenza di malattie e a valutare le ipotesi di diagnosi differenziale con altri disturbi del sonno attraverso:

  • l’anamnesi per rilevare sintomi diurni e sintomi notturni;
  • la valutazione obiettiva dei segni;
  • l’esame obiettivo generale e specialistico pneumologico e neurologico;
  • la compilazione di questionari specifici;
  • la saturimetria in aria ambiente, con eventuale emoganalisi arteriosa.

Al paziente con sospetto clinico di OSAS verrà eseguito un monitoraggio cardio-respiratorio durante il sonno a domicilio. Se questo risulterà positivo per presenza di apnee notturne, verrà consegnato per un periodo di prova un ventilatore polmonare a tipo C-PAP (Continuous Positive Airway Pressure) da utilizzare a domicilio per alcune notti. La marcata riduzione di apnee notturne sotto C-PAP sarà la dimostrazione della sua efficacia, per cui tale ventilatore verrà prescritto come terapia continuativa. Da notare che la terapia ventilatoria è da intendersi come provvisoria, in attesa che altri interventi terapeutici (in particolare il cambiamento di stile di vita), esplichino il loro effetto duraturo.

Una volta raccolta la documentazione, insieme a uno o più specialisti, il paziente affronterà la fase terapeutica.

È possibile individuare vari approcci terapeutici con percorso specialistico:

  • Terapia con ventilatore meccanico
  • Terapia dietetica per riduzione ponderale
  • Terapia comportamentale-posizionale
  • Terapia con dispositivi orali
  • Terapia chirurgica ORL
  • Terapia chirurgica maxillo facciale o laserterapia
  • Terapia chirurgica bariatrica

In genere si analizza molto l’aspetto diagnostico e terapeutico del paziente, spesso dimenticando come questi siano solamente i due passaggi iniziali da cui prende avvio l’essenziale percorso di follow up. Tale percorso serve a valutare l’aderenza al trattamento e l’efficacia dello stesso. Il paziente avviato al trattamento con ventilatore meccanico dovrà essere ricontrollato dal punto di vista clinico entro 3 mesi dalla prescrizione e successivamente, se necessario, su base annuale; il risultato terapeutico della terapia dietetica e comportamentale e, se necessario, protesica ortodontica e chirurgica dovrà invece essere controllato a breve termine (in fase di stabilizzazione) usando lo strumento utilizzato in fase diagnostica.

Lo specialista che ha preso in carico il paziente definisce la frequenza e la modalità delle visite di controllo.

La diagnostica e il percorso terapeutico dell’OSAS prevede il lavoro congiunto di diversi specialisti:
un Pneumologo, un Neurologo, un Otorinolaringoiatra, un Odontoiatra, un Chirurgo ed un Dietologo.

Vantiamo i più validi specialisti del settore.

Il Centro per lo Studio dei Disturbi Respiratori del Sonno della Casa di Cura di San Rossore rappresenta il miglior percorso di terapia per la cura e la risoluzione dell’OSAS.