La Senologia è un complesso d’indagini strumentali (mammografia con tomosintesi, mammografia digitale, ecografia, RM, procedure interventistiche sotto guida ecografica, stereotassica radioguidate), che vengono utilizzate nello studio della patologia mammaria.

Tali indagini si applicano sia nel controllo della paziente asintomatica che nella verifica della paziente sintomatica. Nel primo caso come prevenzione nella convinzione che la diagnostica precoce rappresenti la prima soluzione ai problemi senologici; nel secondo caso nella convinzione che la diagnosi e la stadiazione pre operatoria rappresentino la prima soluzione al problema intercorso.

In Toscana, a Pisa, la Casa di Cura San Rossore rappresenta un centro di eccellenza per la diagnostica senologica.

Metodiche

La Casa di Cura San Rossore dispone di un ampio range di applicativi per migliorare la confidenza diagnostica e per pianificare correttamente il percorso diagnostico / terapeutico nelle pazienti chirurgiche. Gli Specialisti del reparto offrono inoltre un supporto continuo dalla prevenzione al follow-up.

Attività


Un team di professionisti con competenze plurispecialistiche, macchinari d’avanguardia e una collaborazione interdisciplinare consentono al paziente sintomatico e non di poter ricevere diagnosi e terapie personalizzate presso la Casa di Cura San Rossore.

La paziente (o il paziente dato che la patologia mammaria colpisce anche il sesso maschile) viene così accompagnata passo dopo passo nel percorso diagnostico e poi terapeutico. Un percorso umanizzato che tiene conto delle specificità di ogni singolo caso e che viene seguito in tutte le sue fasi: dalla radiologia alla citopatologia, dalla diagnostica molecolare alla radioterapia, dalla chirurgia oncologica a quella plastica, per finire con la riabilitazione e il supporto psicologico.

Il Centro di Diagnostica Senologica della Casa di Cura San Rossore effettua: Attività di Ricovero Il tipo di patologia maligna consente generalmente il ricovero breve preceduto da alcuni esami pre-operatori. La struttura dispone a tal fine di camere dotate di uno o due letti, ciascuna appositamente arredata per garantire il migliore comfort ambientale e assistenziale possibile durante la degenza. In aggiunta alle normali attrezzature, ciascuna camera è anche fornita di: servizi igienici autonomi, letto regolabile con pulsantiera tramite comando elettronico, pulsantiera con microfono, telefono, TV dotata del servizio Sky e dei canali satellitari, connessione internet, aria condizionata, cassaforte. Alcune degenze dispongono poi di un salottino e di una camera annessa per un eventuale accompagnatore. Per maggiori informazioni è possibile contattare l’Ufficio Ricoveri al numero +39 050 586336.

Attività di Day-Surgery

La patologia benigna, ove le condizioni della paziente lo consentano, è affrontata in regime di Day-Surgery. Per maggiori informazioni è possibile contattare l’Ufficio Ricoveri al numero +39 050 586336

Attività Ambulatoriale

In ambulatorio vengono svolte le visite per le pazienti con patologia mammaria accertata o presunta. Per maggiori informazioni è possibile contattare la Segreteria al numero +39 050 586217

Segreteria
Per maggiori informazioni è possibile contattare la Segreteria al numero 050586432 dalle 9:00 alle 13:00 oppure mandare un email al seguente indirizzo: senologia@sanrossorecura.it

Campi d’azione

La senologia diagnostica, in quanto approccio metodologico alla diagnosi del tumore della mammella, prevede quanto segue:

  1. controllo senologico routinario di pazienti asintomatiche
  2. controllo senologico di pazienti sintomatiche per mastodinia, rilievo di lesioni palpabili, alterazioni cutanee (arrossamento-retrazione), asimmetria.
  3. organizzazione del percorso senologico individualizzato per età, per patologia, per fattori di rischio (familiarità, pregressa patologia)
  4. controllo pazienti a rischio (BRCA)
  5. controllo pazienti oncologiche
  6. interventistica nella patologia focale
  7. consulenza su imaging ed esami precedentemente effettuati e non conclusivi
  8. guida nella gestione dell’iter diagnostico/terapeutico (follow-up, valutazione chirurgica)

Prestazioni e terapie


La mammografia con tomosintesi, detta anche mammografia tridimensionale, è una tecnica 3D innovativa, che consente di ridurre il numero di falsi negativi rispetto presenti negli esami eseguiti con tecnica 2D.

La mammografia 3D rappresenta una versione tridimensionale ad alta definizione della mammografia digitale.

La nuova mammografia, nota anche come tomosintesi digitale del seno, rappresenta una svolta nella diagnostica: il principio di base è lo stesso della tomografia: si avvale di immagini catturate da diverse angolazioni, con ricostruzioni di figure volumetriche, permettendo così al medico di individuare eventuali anomalie o patologie altrimenti non riconoscibili.

In pratica, a differenza di una normale mammografia, dove la macchina è fissa, nella tomosintesi la strumentazione si muove attorno al seno. La ricostruzione volumetrica, in linea di principio, consente di superare uno dei limiti principali dell’imaging bidimensionale e quindi dell’imaging radiologico (mammografia digitale) attualmente in uso, ovvero il mascheramento delle lesioni (masse, microcalcificazioni, distorsioni, ecc.), causato dalla sovrapposizione di strutture normali. Situazione questa che si verifica più spesso in pazienti giovani con seno radiologicamente denso. Il vantaggio che ne consegue è quello di poter trovare più agevolmente l’eventuale tessuto tumorale nascosto.

L’opportunità, infatti, di dissociare piani diversi da parte della tomosintesi fa ritenere possibile una riduzione del numero di falsi negativi e di falsi positivi, dovuti alla sovrapposizione, permettendo un sostanziale miglioramento del rilevamento e dell’analisi delle lesioni: convincimento della loro presenza e certezza della loro assenza.

La mammografia digitale è una metodica diagnostica che utilizza, per la formazione dell’immagine mammografica, un’apparecchiatura denominata mammografo digitale.

In mammografia digitale la pellicola radiografica è sostituita da un detettore: questo assorbe i raggi X trasmessi attraverso la mammella e converte la loro energia in segnali elettronici, che vengono digitalizzati e fissati nella memoria del computer. Dall’insieme di questi dati viene quindi ricavata un’immagine, la mammografia digitale, che compare su un monitor ad alta definizione. Da qui, dopo essere stata opportunamente elaborata, può essere impressa su pellicola mediante stampante laser o memorizzata in uno dei vari sistemi di archiviazione oggi a disposizione, incluso il CD-ROM.

Dura pochi minuti e non vengono somministrati farmaci, né utilizzato mezzo di contrasto. La mammografia è il mezzo più efficace e sicuro per la diagnosi precoce dei tumori al seno. Aiuta infatti ad individuare piccole modifiche del seno prima che appaiano altri segni o sintomi. Se tali cambiamenti vengono notati precocemente, si hanno ottime possibilità di un recupero completo.

Vantaggi:

  • Ottimizzazione della dose di radiazioni ionizzanti
  • Modificabilità dell’immagine tramite elaborazione
  • Visualizzazione a monitor e su pellicola
  • Archiviazione digitale: gli esami restano memorizzati all’interno dei computer della struttura per un successivo confronto
  • Trasmissione a distanza

L’ecografia è una metodica che utilizza ultrasuoni cioè onde sonore di frequenza superiore ai 20.000 Hz non udibili dall’orecchio umano. Ciò rende l’esame innocuo e ripetibile. L’apparecchio ecografico utilizza sonde, dette trasduttori, che emettono fasci di ultrasuoni che attraversano i vari tessuti del corpo umano e generano fasci riflessi che tornano al trasduttore e sono detti echi di ritorno. In senologia l’ecografia si affianca e completa efficacemente l’esame mammografico e soprattutto rappresenta una integrazione all’esame clinico (visita senologica) , che non ha più ragione di esistere senza un supporto strumentale quale l’ecografia che rende immediatamente visibile ciò che si manifesta alla palpazione. L’ecografia rappresenta l’indagine di prima scelta nelle donne di età inferiore ai 40 anni, in cui la struttura ancora prevalentemente ghiandolare della mammella non rende efficace lo studio attraverso la mammografia. La periodicità dell’esame ecografico viene decisa dal medico radiologo sulla base dell’età anagrafica, dell’anamnesi familiare delle pazienti (presenza di parenti con malattia tumorale alla mammella), dell’anamnesi patologica, della terapia ormonale in corso o pregressa e della struttura della ghiandola mammaria.

Vantaggi:

  • Sonde ad alta frequenza 10-13 MHz con elevata definizione dell’immagine
  • Ecografo di ultima generazione
  • Software dedicato allo studio senologico
  • Studio ecocolordoppler

La Risonanza Magnetica Mammaria (RMM), introdotta all’inizio degli Anni Novanta, è entrata definitivamente nella consuetudine clinica per integrare le tradizionali tecniche di diagnostica senologica, rappresentate dalla mammografia e dall’ecografia. L’esame RM della mammella, oltre all’indagine morfologica delle lesioni mammarie, consente la valutazione funzionale delle stesse attraverso la valutazione della loro vascolarizzazione che appare diversa nei tessuti sani e in quelli patologici. L’esame può essere eseguito con o senza l’utilizzo di mezzo di contrasto paramagnetico, in rapporto a specifiche indicazioni cliniche.

L’utilizzo del mezzo di contrasto, che ha distribuzione intravascolare ed interstiziale, nella risonanza consente di identificare il tumore mammario, in quanto aumenta nettamente la propria intensità di segnale rispetto ai tessuti circostanti.

La RM mammaria senza mezzo di contrasto ha come indicazione principale lo studio degli impianti protesici, in particolare nella valutazione di integrità e di eventuali complicanze, sia per le protesi applicate a scopo estetico, sia per le ricostruzioni dopo interventi oncologici.

Le indicazioni della RM mammaria con mezzo di contrasto sono le seguenti:

  • Screening in giovani donne con rischio genetico o elevato rischio familiare per tumore mammario
  • Ricerca di tumore primitivo in caso di metastasi di origine ignota, a probabile sede mammaria, con esame clinico del seno, mammografia ed ecografia normali (CUP SYNDROM)
  • Stadiazione locale di tumori maligni già diagnosticati con tecniche tradizionali.
  • Controllo della risposta del tumore mammario alla chemioterapia neoadiuvante.
  • Valutazione di donne operate al seno, quando mammografia ed ecografia non sono in grado di differenziare la cicatrice dalla recidiva di tumore.
  • Studio di mammelle con protesi.
  • Disaccordo tra le immagini della mammografia, quelle dell’ecografia e l’esame clinico.
  • Mammella secernente.

Non è possibile eseguire questo esame in caso di:

  • presenza di pace maker;
  • presenza di protesi metalliche ferrose.

INFORMAZIONE IMPORTANTE PER GLI UTENTI

A seguito della nota del PRAC (The Pharmacovigilance Risk Assessment Committee)  di recente comparsa sulle Agenzie, è importante sottolineare che la raccomandazione ( non il divieto) al non utilizzo del mezzo di contrasto in Risonanza Magnetica riguarda esclusivamente quelli a molecola “lineare” e non  i restanti mezzi di contrasto a diversa conformazione molecolare che pertanto non presentano alcuna limitazione al loro utilizzo ( salvo quelle generali, da sempre applicate, relative ad una insufficienza renale). Presso la struttura radiologica della Casa di Cura San Rossore, dove da anni vengono effettuate indagini di Risonanza Magnetica,non vengono utilizzati mezzi di contrasto a molecola “lineare”. I Pazienti che si riferiscono alla nostra struttura abbiano la certezza ( non da ora) che le prestazioni sono erogate nel rispetto della massima sicurezza.

Il rilevamento di lesioni dubbie e/o sospette comporta la necessità di una caratterizzazione istologica che rappresenta una tappa fondamentale per l’iter successivo della paziente.

La biopsia stereotassica in tomosintesi IMS si effettua in posizione prona, in clinostatismo (sdraiata), e permette la localizzazione e i prelievi RX guidati di reperti non altrimenti raggiungibili.

Il reperto ottenuto dalla biopsia in tomosintesi è lo stesso individuato dalla mammografia 3D, altrimenti non sempre rilevabile con la tecnica 2D, per il fenomeno del mascheramento sopra esposto. Si tratta quindi di una procedura bioptica rapida priva del disagio proprio della biopsia seduta e perciò meglio tollerata dalla donna.

Con questo sistema la lesione è raggiungibile da varie angolazioni e viene messo a fuoco lo strato di interesse.

L’innovazione presente nella Casa di Cura San Rossore di Pisa, centro di eccellenza in Toscana, consiste proprio nella posizione prona, nella rapidità dell’esame e nella minor dose di radiazioni ionizzanti somministrata durante l’esame.

Per procedura interventistica sulla mammella si intende qualsiasi atto mini-invasivo eseguito sulla ghiandola mammaria che ha lo scopo di condizionare l’iter successivo diagnostico o terapeutico. La scelta del metodo migliore viene personalizzata dal medico radiologo sulla base delle caratteristiche del reperto patologico, delle sue dimensioni, del metodo con il quale tale reperto è meglio visualizzabile.

Interventistica radioguidatata, mammotome
  • Indicato per la tipizzazione istologica di microcalcificazioni, opacità, distorsioni e comunque di lesioni visibili in mammografia.
  • Guida computerizzata per il prelievo
  • Prelievo microistologico con aspirazione forzata (mammotome) con conseguente abbondanza del materiale
  • A differenza di molti altri centri dove tale procedura viene fatta in posizione seduta, la biopsia stereotassica in Casa di Cura San Rossore è eseguita a paziente sdraiata, prona: il clinostatismo, ovvero la posizione distesa, riduce notevolmente il disagio della procedura rispetto alla posizione seduta
  • Anestesia locale
  • Localizzazione di lesioni non palpabili
Interventistica ecoguidata
  • Indicato nella tipizzazione citoistologica delle lesioni visibili in ecografia
  • Guida ecografica real time all’introduzione dell’ago per la verifica continua della correttezza del prelievo.
  • Ago sottile: prelievo citologico
  • Tru-Cut/Mammotome: prelievo microistologico
  • Anestesia locale
  • Rapidità di esecuzione
  • Localizzazione prechirurgica delle lesioni non palpabili