Menconi Gianfranco

• Nel 1981 si è laureato presso l’Università di Pisa.
• Nel 1986 si è specializzato in Chirurgia Toracica.
• Nel 1992 si è specializzato in Chirurgia Generale.
• Dal 1988 al 1998 ha effettuato, a Marsiglia e ad Amburgo, vari corsi di perfezionamento teorico pratici relativi: la Chirurgia Laser/Protesica Tracheo-bronchiale ed esofagea (con laser Nd-YAG ed Argon-Dye), la Toracoscopia diagnostica e la nascente Videochirurgia toracica (VATS).
• Dal 2000 al 2001 ha completato, tra Vienna e Pisa, il Programma teorico pratico di Trapianto del Polmone.
• Nel 2002 ha effettuato, in Olanda, il Corso teorico pratico di Chirurgia Robotica per la Cardiochirurgia.

Queste esperienze gli hanno permesso di essere tra i primi in Italia ad effettuare interventi Laser/protesici endo-luminali, interventi in VATS e, primo al mondo, ad effettuare un intervento di Resezione Polmonare maggiore in Chirurgia Robotica.

• Dalla laurea fino al 2007 ha svolto attività assistenziale presso la UO di Chirurgia Toracica dell’Università di Pisa.
• Dal 2007 al 2022 ha svolto attività chirurgica ed assistenziale in tre ospedali (Livorno, Versilia e Massa) in ATNO (Azienda Toscana Nord Ovest), dove è stato riferimento, per consulenze ed urgenze, in altri 8 dei 13 Ospedali ATNO.
• È Responsabile del GOM Polmone e ha coordinato gli specialisti di settore per migliaia di casi di oncologia toracica.

Prima del trasferimento della patologia pediatrica al Meyer si è occupato di chirurgia toracica pediatrica e neonatale effettuando numerosi interventi per patologia oncologica e funzionale, di particolare rilievo un intervento di Lobectomia inferiore dx in un neonato prematuro del peso di 490 gr.

• Gli è stato conferito “Incarico Altamente Professionale per Attività di Videochirurgia e Chirurgia Toracica mini-invasiva (VATS)”.
• Ha messo a punto una tecnica di “Chirurgia mini-invasiva ’non strumentale” che, in assenza di apparecchiature e personale dedicato per la VATS e per la Chirurgia Robotica, rende possibili interventi di chirurgia mininvasiva in qualunque Presidio Ospedaliero. Questa tecnica, che tra l’altro ha l’enorme vantaggio di richiedere tempi minimi, ha reso possibili interventi mininvasivi perfino in contesti estremi, come l’European Gaza Hospital in occasioni delle missioni umanitarie effettuate con la PCRF.