Ipertensione arteriosa
Ipertensione arteriosa
Le malattie cardiovascolari, quali ictus cerebrale, cardiopatia ischemica, infarto acuto del miocardio, scompenso cardiaco, insufficienza vascolare periferica (aneurisma dell’aorta e arteropatia degli arti inferiori) e insufficienza renale, rappresentano ancora oggi la più importante causa di morte e di invalidità.
La prevenzione di queste malattie si basa sul riconoscimento ed il trattamento dei principali fattori di rischio, quali l’ipertensione arteriosa, il diabete, le dislipidemie. Anche il riconoscimento precoce dell’impegno vascolare iniziale asintomatico è fondamentale per la valutazione del rischio cardiaco, vascolare e renale e si basa sulla diagnosi e trattamento di alterazioni come l’aterosclerosi delle arterie carotidi e dell’aorta, l’ipertrofia del ventricolo sinistro, l’iniziale riduzione della funzione renale. Il trattamento considera molteplici fattori ed è basato sulle modificazioni dello stile di vita e su una razionale terapia farmacologica.
Il percorso di “valutazione e terapia dell’ipertensione arteriosa e del rischio cardiovascolare e renale” prevede l’esecuzione delle seguenti indagini diagnosticostrumentali:
- Esami ematochimici, comprensivi della valutazione del profilo glucidico, lipidico e della funzione renale
- Ecocolor doppler cardiaco.
- Ecocolor doppler dei tronchi sovraortici.
- Ecografia addominale con ecocolor doppler delle arterie renali e la valutazione internistica, completa di:
- storia clinica del paziente
- misurazione della pressione arteriosa in clinostatismo ed ortostatismo
- elettrocardiogramma
- esame del fondo dell’occhio
- esame obiettivo
- relazione integrata finale
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Dislipidemie e prevenzione cardiovascolare
Dislipidemie e prevenzione cardiovascolare
Per la diagnosi e la cura delle IPERCOLESTEROLEMIE E DISLIPIDEMIE GENETICHE E ACQUISITE
Il Centro di Lipidologia per la diagnosi e la cura delle ipercolesterolemie e dislipidemie genetiche e acquisite della Casa di Cura San Rossore inquadra e tratta tutte le forme di dislipidemie e dislipidemie rare, ovvero le alterazioni della quantità di lipidi nel sangue.
DISLIPIDEMIE
- Ipercolesterolemia Familiare Omozigote e Eterozigote
- Ipercolesterolemia Familiare Combinata
- Iperlipoproteinemia (a)
- Ipertrigliceridemia
- Ipoalfalipoproteinemia
DISLIPIDEMIE RARE
- Malattia di Tangier
- Deficienza di Lipoproteina Acida Lisosomiale
- Malattia da accumulo di Lipopoteine
- Deficienza Familiare di LCAT
- Disbetalipoproteinemia di tipo 3
Le dislipidemie hanno come conseguenza diverse complicanze cardiovascolari come ictus, infarto, angina e claudicatio.
L’inquadramento del Centro si focalizza sul paziente e, insieme alle analisi e ai controlli, include l’analisi di tutti i membri della famiglia del paziente al fine di individuare eventuali correlazioni genetiche. Il Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale include lo staging delle complicanze cardiovascolari e il relativo follow up, in collaborazione e in sinergia con le competenze specifiche e multidisciplinari presenti nella Casa di Cura San Rossore.
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Medicina estetica
LAVORI IN CORSO
Pagina in costruzione
Per informazioni contattare il numero +39 050 586217 oppure mandare mail all’indirizzo info@sanrossorecura.it
Medicina interna
Medicina interna
La Medicina Interna è la branca della Medicina che si occupa della diagnosi, del trattamento medico e della prevenzione delle malattie e dei disordini delle strutture interne del corpo umano (Dorland). L’obiettivo della Medicina Interna è anche coordinare nel paziente, valutandolo nel suo complesso, le diagnosi e le terapie specialistiche degli organi e dei sistemi interni. L’internista ha le conoscenze teoriche, scientifiche e professionali nei campi della fisiopatologia medica, della semiotica medica funzionale e strumentale, della metodologia clinica, della medicina basata sulle evidenze, della clinica medica generale e della terapia medica.
La Casa di Cura privata san Rossore dispone dei più moderni mezzi diagnostici ematochimici e strumentali che, utilizzati da specifici specialisti operanti nella struttura, permettono di formulare ogni tipo di diagnosi.
Ove richiesto, il servizio di Medicina Interna della Casa di Cura è in grado di collaborare con tutti gli specialisti, sia medici che chirurgici, per la valutazione globale del paziente.
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Medicina rigenerativa e PRP (Plasma Ricco di Piastrine)
Medicina Rigenerativa e PRP
Il Centro di Medicina Rigenerativa della Casa di Cura San Rossore ha come obiettivo quello di apportare beneficio terapeutico ai pazienti grazie all’utilizzo di plasma ricco di piastrine (PRP).
La Casa di Cura San Rossore è autorizzata dalla Regione Toscana alla pratica infiltrativa con emocomponenti.
Cos’è il PRP?
Il PRP (Plasma Ricco di Piastrine) è un potente concentrato di Fattori di crescita che stimola la rigenerazione dei tessuti e la crescita di nuovi vasi sanguigni.
I Fattori di crescita, contenuti nelle piastrine circolanti nel nostro sangue, attivano meccanismi biologici come la migrazione cellulare diretta (chemiotassi), la proliferazione cellulare e la differenziazione cellulare, che rappresentano eventi chiave nei processi di riparazione e rigenerazione tissutale.
È stato osservato come la concentrazione dei fattori di crescita contenuti nel PRP attivi alcune funzioni biologiche promuovendo la rigenerazione la riparazione dell’osso e di altri tessuti molli nelle aree trattate.
Studi scientifici hanno dimostrato come il PRP somministrato localmente attivi e acceleri i processi di riparazione del tessuto connettivale: lesioni tendinee e muscolari, lesioni condrali o osteocondrali, lesioni meniscali.
Il dolore e la mobilità migliorano grazie alla combinazione di scaffold biocompatibili uniti con le proprietà di stimolazione delle cellule e l’azione anti-infiammatoria dei fattori di crescita liberati dal PRP.
I campi di applicazione del PRP:
Traumatologia e Ortopedia
Medicina dello Sport
Dermatologia e Tricologia
Oftalmologia
Dermatologia
Odontoiatria
Chirurgia Plastica
Chirurgia Maxillo-facciale
Anti-Invecchiamento
Ginecologia
Urologia
I vantaggi clinici del PRP:
Nessun effetto collaterale quali allergie o intolleranze;
Stimolazione dei processi riparativi e della crescita dei tessuti lesi;
Dal momento che viene utilizzato il sangue del paziente stesso, non ci sono malattie trasmissibili.
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Nefrologia
LAVORI IN CORSO
Pagina in costruzione
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Neurologia e Neurofisiologia
Neurologia e Neurofisiologia
La Neurologia studia le funzioni e le alterazioni delle strutture del Sistema Nervoso Centrale (cervello, tronco, cervelletto e midollo spinale) e del Sistema Nervoso Periferico (radici nervose, nervi e muscoli). Numerosi sono i quadri clinici che in genere dipendono dalla sede anatomo-funzionale della lesione per cui sintomi simili compaiono in rapporto alla sede del danno, indipendentemente dalla causa che le provoca.
Le patologie del cervello più comuni sono:
- malattie cerebrovascolari (ictus, TIA, etc.)
- epilessie
- cefalee
- disturbi del sonno
- malattie infiammatorie (sclerosi multipla)
- malattie degenerative (malattia di Alzheimer, malattia di Parkinson, SLA, etc.)
- malattie su base infettiva e neoplastica
A carico delle vie periferiche vi può essere un danno:
- delle radici (lombo sciatalgia)
- dei nervi (neuropatie)
- della placca neuromuscolare (miastenia)
- dei muscoli (miopatie)
L’esame neurologico permette di valutare l’integrità dei sistemi funzionali quali vie della motilità, della sensibilità, della coordinazione, con contemporanea osservazione delle funzioni cognitive-comportamentali. Per giungere a una diagnosi è necessario ricorrere ad esami strumentali:
- neurofisiologici (EEG, EMG, PE, ecodoppler)
- neuro-radiologici (TC, RM) che vengono effettuati presso la CCSR.
L’elettroencelografia (EEG) è la registrazione dei fenomeni elettrici cerebrali che vengono rilevati attraverso una serie di elettrodi applicati sul cuoio capelluto. È un metodo d’indagine utilizzato per varie patologie cerebrali ed è fondamentale nell’epilessia e nei disturbi del sonno.
L’elettromiografia (EMG) e l’elettroneurografia (ENG) sono le metodiche neurofisiologiche indispensabili per studiare le malattie delle radici spinali, dei nervi, della placca neuromuscolare, delle fibre muscolari.
I potenziali evocati (PE) valutano la trasmissione a livello del Sistema Nervoso Centrale, e quindi dell’encefalo e del midollo. Esistono diversi tipi di PE a seconda delle strutture nervose da esaminare:
- i potenziali evocati acustici (PEA e BAEPS) valutano le funzioni delle vie acustiche a livello del tronco encefalico
- i potenziali evocati sensitivi (PESS) studiano l’integrità delle vie sensitive che decorrono all’interno del midollo spinale fino a giungere a livello cerebrale
- i potenziali evocati motori (PEM) indagano le vie motorie partendo dai neuroni cerebrali motori fino ai muscoli attraversando le strutture midollari.
- L’ecocolordoppler delle arterie carotidi e vertebrali è un esame diagnostico molto richiesto per la sua totale assenza d’invasività e per l’elevato potere diagnostico. Esso permette di rilevare le placche ateromasiche che possono provare una stenosi importante (punto in cui l’arteria ristretta fa passare meno sangue) o una completa occlusione.
Il doppler transcranico invece osserva la circolazione del sangue delle arterie che sono all’interno del cervello. Inoltre è utilizzato per valutare eventuali piccole embolie (microembolie) che si formano in alcuni pazienti, ad esempio nei portatori di protesi cardiache, nei soggetti con fibrillazione atriale e più recentemente per osservare se vi è la pervietà del forame ovale.
Gli esami neuro-radiologici (TC e Risonanza Magnetica) permettono di avere informazioni preziose sulle cause e sedi delle lesioni dell’encefalo e del midollo spinale.
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Oculistica
Oculistica
Presso la Casa di Cura San Rossore potrete trovare i seguenti servizi:
- Ambulatorio di Oftalmologia con
– OCT (tomografo retinico) per la diagnosi di malattie maculari
– Angiografo per la diagnosi di patologie retiniche
– Campo visivo per studiare danni da glaucoma e problemi neurologici
– Mappa corneale per la topografia della cornea - Laser YAG e Argon per patologie retiniche ed opacità secondarie della capsula dopo intervento di cataratta
- Centro Laser di ultima generazione per la correzione di vizi refrattivi, delle patologie corneali e del cheratocono
- Oculistica pediatrica
La sala operatoria tra le apparecchiature di Oftalmologia dispone di un Vitrectomo ad alta velocità per la chirurgia mininvasiva della retina e un Facoemulsificatore di ultima generazione per l’asportazione della cataratta, mediante ultrasuoni o vibrazioni. Il team del Prof. Stanislao Rizzo effettua inoltre interventi di Protesi Retinica su pazienti affetti da retinite pigmentosa.
Centro Oculistico di Chirurgia Laser - San Rossore Eye Unit
Un centro interamente dedicato alla cura dei tuoi occhi
Il Centro Oculistico di Chirurgia Laser, San Rossore Eye Unit, è il primo in Italia a poter disporre di tutte le più avanzate tecnologie attualmente in commercio.
È infatti dotato di una strumentazione all’avanguardia che consente di trattare tutti i possibili difetti visivi.
Per info scrivere a sanrossorecura@eyeunit.it o chiamare la segreteria allo 050 586424
Prestazioni e terapie
- LASER A ECCIMERI di nuovissima generazione, per la cura delle situazioni refrattive. Questo innovativo laser rappresenta il massimo livello di tecnologia attualmente esistente sul mercato. Grazie al profilo ipermetrofico tronco, elaborato dal Prof. Paolo Vinciguerra, il Laser a eccimeri è in grado di creare zone ottiche massimali che evitano gli aloni notturni, complicanza tipica e fastidiosa dei precedenti trattamenti refrattivi.
- LASER A FEMTOSECONDI (clicca sul nome per visualizzare il video introduttivo), per la creazione di flap super sottili di 90 micron, consente di eseguire una Femto Lasik con il massimo risparmio di tessuto corneale. Si tratta della tecnica ad oggi più avanzata per la correzione di ogni tipo di difetto visivo ed è la metodica scelta dalla NASA e dai corpi militari US, per la sicurezza ed i risultati che garantisce. Il trattamento consiste nella creazione, mediante femto laser, di una sottilissima lamella di cornea (flap), la quale viene sollevata per effettuare con il laser ad eccimeri il trattamento del difetto visivo negli strati più profondi della cornea stessa. Terminato il trattamento, il flap è riposizionato nella sede iniziale, dove aderisce naturalmente in qualche secondo per capillarità, come se fosse una lente a contatto naturale. L’utilizzo di questo macchinario consente inoltre l’esecuzione di altre tipologie di intervento sulla cornea, come il Trapianto corneale, l’impianto di Anelli intracorneali e la creazione di Tasche intracorneali per l’impianto di micro-lenti correttive della Presbiopia.
- FEMTO LASIK ZEISS VISUMAX (clicca sul nome per visualizzare il video introduttivo), per l’esecuzione dell’innovativo intervento Smile, ovvero il trattamento dei vizi della Miopia e dell’Astigmatismo, attraverso un micro-taglio e l’estrazione di un lenticolo corneale. Questa tipologia d’intervento, che ci consente di correggere il difetto senza indebolire la cornea e senza doverne tagliare i nervi, è riservata agli sportivi, alle miopie elevate e a chi soffre di occhio secco.
- CROSSLINKING ACCELERATO permette di trattare il Cheratocono e di rinforzare la cornea durante un trattamento di Femto Lasik, laddove lo si reputi necessario (es. cornee sottili).
- FEMTO CATARACT (clicca sul nome per visualizzare il video introduttivo in inglese), per il trattamento delle cataratte, effettuato in sala operatoria. Il Femto Cataract permette di frantumare il cristallino a occhio chiuso, garantendo la massima precisione e sicurezza per il paziente, e consente di risparmiare nella maniera più assoluta la cornea da sofferenza ultra-sonica, cosa che invece accade nel tradizionale intervento di cataratta. A seguito di questo trattamento, è così possibile effettuare in un secondo momento l’impianto di lenti multifocali per la correzione di vizi refrattivi, sia da vicino che da lontano, nella più assoluta sicurezza.
Prestazioni disponibili per oculistica pediatrica:
- Esame della regione orbitaria
- Esame dei mezzi diottrici
- Esame dei riflessi
- Valutazione della funzione visiva ed eventuale misurazione dell’acuità
- Valutazione dell’allineamento degli assi visivi ed esame della motilità oculare estrinseca
- Valutazione dei vizi di refrazione
- Esame del fondo oculare
- Ecografia oculare
- Ecografia delle vie lacrimali
- Autorefrattometria
- Tonometria transpalpebrare ( screening glaucoma congenito/infantile)
La Visita del Bambino
Dal punto di vista pratico sarà utile effettuare una prima visita nei primissimi mesi di vita, per escludere la presenza di difetti che ostacolino il normale sviluppo, tenendo conto, sempre, nell’analisi delle risposte del bambino, delle immaturità fisiologiche dovute all’età.
Nel caso in cui tale controllo non evidenziasse alcun segno di patologia, si potrà procedere ad un secondo controllo intorno al 3° anno e poi intorno al 5°, questo per prevenire eventuali ambliopie dovute a fattori che nell’esame neonatale potrebbero ancora non essersi presentati.
Per esaminare il bambino occorre una corretta strategia nel programmare le varie fasi della visita, posticipando quelle prove diagnostiche che incrinano il rapporto con il piccolo paziente (poiché richiedono ad esempio l’applicazione di colliri)e quelle che per la diagnosi risultano solo secondarie o accessorie.
È forse superfluo sottolineare, quindi, che l’ordine degli accertamenti da noi suggerito sarà poi utilmente adattato dallo specialista ai singoli casi.
Le Fasi della Visita
- Anamnesi familiare, materna e personale
- Ispezione del volto e della regione orbitaria
- Esame dei mezzi diottrici
- Esame dei riflessi
- Valutazione della funzione visiva ed eventuale misurazione dell’acuità
- Valutazione dell’allineamento degli assi visivi ed esame della motilità oculare estrinseca
- Valutazione dei vizi di refrazione
- Esame del fondo oculare
- Ecografia oculare
- Ecografia delle vie lacrimali
- Autorefrattometria
- Tonometria transpalpebrare (screening glaucoma congenito/infantile)
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Oncologia
Oncologia
L’attività clinica oncologica comprende al suo interno diversi campi di interesse: prevenzione, diagnosi, trattamento medico attivo, nonché terapia di supporto e cure palliative. Il paziente oncologico viene così seguito a 360°, attraverso una valutazione multidisciplinare che mira alla realizzazione del miglior iter diagnostico/terapeutico e della migliore gestione del singolo. Ai degenti vengono inoltre offerte una valutazione nutrizionistica e fisioterapica; nonché un servizio di supporto psico-oncologico (rivolto anche ai familiari) al fine di migliorarne quanto più possibile la qualità di vita.
Per quello che riguarda i trattamenti oncologici sistemici, essi possono essere somministrati in regime ambulatoriale, di Day Hospital o di ricovero. Questi comprendono la chemioterapia tradizionale e l’ormonoterapia (sia con agenti ormonali classici che di nuova generazione), somministrate per via endovenosa e/o orale, ma anche armi terapeutiche innovative. Da alcuni anni sono infatti state sviluppate ed implementate nuove strategie di trattamento, in grado di personalizzare sempre di più il percorso terapeutico del singolo paziente.
Queste comprendono:
Terapie a bersaglio molecolare (target therapy): l’individuazione di specifiche proteine presenti nelle cellule tumorali permette di utilizzarle come bersaglio terapeutico (ad oggi ampliamente utilizzata nei tumori di colon, mammella, rene, polmone, stomaco, neuroendocrini, gist, melanoma)
Immunoterapia: ha l’obiettivo di distruggere le cellule cancerose facendole riconoscere dalle nostre difese immunitarie, perché possano aggredirle esattamente come fanno con i virus. Il trattamento immunologico ha e sta rivoluzionando la lotta contro il cancro, con risultati mai ottenuti in precedenza da altri tipi di terapia e con accettabili e gestibili effetti collaterali.
Sempre più attenzione viene inoltre posta alle terapie di supporto, per migliorare quanto più possibile la qualità di vita del paziente e dei propri familiari, guardando alla persona nella sua globalità, sostenendola insieme alla sua famiglia. Obiettivo è quello di curare il paziente in ogni sua necessità, dalla gestione del dolore al supporto nutrizionale, con la possibilità di assistenza 24 ore su 24 attraverso una struttura specialistica di ricovero che può accogliere temporaneamente
L’iter terapeutico viene quindi seguito nella sua interezza, dalla diagnosi alla somministrazione del farmaco, dalla gestione degli effetti collaterali al fine vita, cercando di supportare il paziente in ogni sua necessità ed aspettativa sia fisica che psicologica. Il paziente viene messo al centro di ogni attività e reso parte attiva dell’intero percorso terapeutico.
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Ortopedia e traumatologia
Ortopedia e traumatologia
Queste specialità si occupano di studiare l’apparato locomotore e di diagnosticare e trattare le patologie che interessano ossa, articolazioni, legamenti, tendini e muscoli.
L’ortopedia studia in particolare le patologie
- del rachide
- della spalla
- della mano
- dell’anca
- del ginocchio
- del piede
La traumatologia si interessa di tutte le lesioni conseguenti a traumi a carico delle ossa (fratture), dei tendini, dei muscoli, dei ligamenti e delle articolazioni.
Patologia del Rachide
- Cifosi e Scoliosi dell’infanzia e dell’adolescenza
- Cifosi e Scoliosi dell’adulto
- Osteoporosi e cedimenti vertebrali
- Ernie del disco
- Spondiliti e Spondilodisciti
- Tumori primitivi e/o secondari del rachide
Patologie della Spalla
- La sindrome da conflitto sotto acromiale
- La Lesione della cuffia dei rotatori
- L’Instabilità e la lussazione della spalla
- L’artrosi con eventuale trattamento protesico (protesi totale, protesi di rivestimento o protesi inversa).
Patologia della Mano
- Sindrome del tunnel carpale
- Sindromi canalicolari dei nervi periferici (ulnare al gomito e ulnare al polso)
- Sindrome di De Quervain
- Dito a Scatto
- Artrosi trapezio-metacarpica o Rizoartrosi
- Patologie dell’Anca
- L’artrosi con eventuale trattamento con protesi con tecnica chirurgica mini-invasiva
- Il Conflitto acetabolare
Patologie del Ginocchio
- L’artrosi con eventuale trattamento protesico (protesi totale o protesi monocompartimentale)
- Le lesioni meniscali
- Le lesioni cartilaginee e loro trattamento mediante terapia conservativa con infiltrazioni di farmaci condroprotettori, acido ialuronico, e/o viscosupplementazione
- Le lesioni legamentose ed in particolare del legamento crociato anteriore
- La sindrome femororotulea
- Le tendinopatie del rotuleo
Patologie del Piede
- Alluce Valgo
- Metatarsalgie
- Dita a martello
- Malformazioni congenite come piede torto congenito, ipometrie e 5° dito superaddotto
- Piede piatto del bambino e dell’adolescente
- Sindromi canalicolari (sindrome del tunnel tarsale e/o sindrome di Civinini Morton)
- Fascite plantare
Per quanto riguarda la Traumatologia presso la Casa di Cura San Rossore possono essere trattate tutti i tipi di frattura, non in regime d’urgenza, sia del bambino (al di sopra dei 4 anni) che dell’adulto con tecniche a cielo aperto ed eventuali sostituzioni protesiche, mini-invasive e percutanee.
Inoltre possono essere diagnosticate e trattate (con le migliori tecniche mini-invasine) le lesioni tendinee quali la lesione del tendine di Achille, la lesione del tendine rotuleo e la lesione del tendine quadricipitale, l’epicondiliti (gomito del tennista) e le tendinosi associate a peritendiniti dell’achilleo e del rotuleo.
Prestazioni e terapie
Oggi la tendenza della chirurgia oggi è quella di utilizzare tecniche sempre più innovative e minimamente invasive al fine di ridurre le complicanze, ma soprattutto di migliorare e accorciare il processo di recupero postoperatorio. La chirurgia percutanea del piede e’ una tecnica chirurgica rivoluzionaria che ben si inquadra in questo processo. Infatti, grazie alla sua scarsa invasività, si sta rapidamente diffondendo nell’ambito della chirurgia del piede, sostituendo sempre di più le tecniche tradizionali così dette “a cielo aperto”.
Inventata negli anni ’90 da Stephen Isham, fondatore dell’Academy of Ambulatory Foot and Ankle surgery, e denominata M.I.S. (Mini Invasive Surgery), la tecnica è stata importata in Europa e sviluppata dallo spagnolo Mariano De Prado. Negli ultimi anni questa tecnica ha avuto una sua naturale evoluzione ed è oggi eseguita in maniera molto differente da quanto insegnato e descritto dal Dr. De Prado, di cui rimangono però sempre validi i principi base. Tale metodica permette la correzione delle principali patologie dell’avampiede come l’alluce valgo, le dita a martello, le metatarsalgie e le deformità del 5º dito. Possono essere trattate anche alcune patologie del retropiede come lo sperone calcaneare, il calcagno di Haglund ed alcuni chirurghi hanno iniziato anche ad eseguire osteotomie del calcagno. Naturalmente la chirurgia percutanea permette anche di trattare contemporaneamente diverse ma associate patologie del piede. Le correzioni ossee e dei tessuti molli avvengono con strumentario dedicato attraverso mini-incisioni. Questo strumentario è molto ridotto e semplice: microlame per le incisioni della cute e le eventuali sezioni di tendini e di capsule articolari, spatoline con la funzione di creare una camera di lavoro sicura nella quale introdurre e far agire i piccoli strumenti chirurgici, raspette per asportare i detriti e il materiale osseo che si forma con la funzione abrasiva delle frese, frese motorizzate con funzione abrasiva sulle prominenze ossee e funzione di taglio per riorientare e correggere le deformità ossee. Attraverso l’incisione cutanea, è cosi’ possibile eseguire gesti chirurgici precisi che possono riguardare sia le parti molli che le parti ossee. Generalmente questi gesti chirurgici si eseguono sotto controllo di immagini radioscopiche generate da un apparecchio da brillanza.
Gli interventi si eseguono sempre in anestesia loco-regionale, ovvero mediante piccole dosi di anestetico locale alla caviglia ed al piede; la durata media di un intervento è compresa tra i dieci e i venti minuti e le vie di accesso sono talmente piccole che spesso, erroneamente, i pazienti hanno la sensazione di essere stati operati con un laser. L’intervento chirurgico è solitamente eseguito in regime day-surgery ed il paziente viene dimesso deambulando già poche ore dopo l’intervento con un’idonea calzatura a suola piatta e rigida. Il piede viene fasciato con un bendaggio funzionale che è fondamentale per il raggiungimento del risultato. Infatti il mantenimento della correzione, ottenuta durante l’intervento chirurgico, non sarà affidata a mezzi di sintesi metallici, ma proprio al bendaggio che il paziente dovrà portare per circa un mese dopo l’intervento. Il dolore post operatorio è di solito ridotto a una sensazione di fastidio ed è facilmente controllabile con i comuni analgesici. Un altro vantaggio di questa tecnica, oltre alla mini-invasività, è l’assenza di pneumoischemia: al contrario della chirurgia aperta non viene usato il laccio pneumoischemico alla coscia o alla gamba per evitare l’afflusso di sangue nel campo operatorio. Non usando il laccio è possibile evitare tutte le complicanze ad esso connesse ed è anche possibile sottoporre all’intervento pazienti con deficit vascolari periferici riducendo i rischi di complicanze vascolari. L’insieme dei succitati vantaggi rende la tecnica percutanea particolarmente gradita ai pazienti e la connota, in alcuni casi, come un superamento delle tecniche tradizionali a cielo aperto, che comunque continuano ad avere una loro applicazione. Infatti le tecniche percutanee non possono e non devono essere usate indifferentemente in tutte le patologie e in tutti i pazienti, ma solo quando queste sono foriere di un reale vantaggio. Questa tecnica chirurgica nelle giuste indicazioni riduce notevolmente le complicanze post-operatorie, accelera il recupero post-operatorio ed è una chirurgia esteticamente insuperabile in quanto lascia delle cicatrici impercettibili. Il dolore post-operatorio è molto contenuto e il periodo di immobilità è ridotto al minimo, per tutti questi motivi risulta molto gradita al paziente.
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