Il World Brain Day (Giornata Mondiale del Cervello), istituito e promosso dalla World Federation of Neurology, nasce con l’intento di sensibilizzare e rendere i cittadini più consapevoli sulle patologie neurologiche e neurodegenerative.

Negli ultimi anni le sindromi parkinsoniane e le demenze, a causa dell’innalzamento dell’età media della popolazione e del conseguente declino cognitivo, hanno incrementato i numeri dei loro casi, determinando una sfida importantissima a livello mondiale.

Contrastare il declino cognitivo significa combattere il pericoloso invecchiamento dei neuroni che può portare alle sopracitate patologie neurodegenerative, come le varie forme di demenza senile, il morbo di Parkinson e l’Alzheimer. Stando all’OMS, le patologie neurodegenerative rappresentano la settima causa di morte al mondo.

Nonostante l’invecchiamento sia fisiologico, non tutti invecchiano allo stesso modo. Alcuni studi hanno però dimostrano come alcune attività proteggano il cervello:

  • Fare attività fisica aerobica almeno due volte alla settimana riduce il rischio di Parkinson e Alzheimer;
  • Un consumo moderato di caffè sembra avere un ruolo protettivo nei confronti dell’insorgenza del Parkinson;
  • Tenersi attivi mentalmente è essenziale: attività come viaggiare, giocare, fare le parole crociate o altri passatempi enigmistici, suonare uno strumento musicale impegnano il cervello e riducono il rischio di demenza.

Come sempre, la prevenzione inizia da giovani: bisogna avere uno stile di vita sano ed equilibrato, attivo fisicamente e mentalmente, per limitare il rischio di incorrere in malattie neurodegenerative gravi, spesso anche precoci.