Ortopedia e traumatologia

Ortopedia e traumatologia

Queste specialità si occupano di studiare l’apparato locomotore e di diagnosticare e trattare le patologie che interessano ossa, articolazioni, legamenti, tendini e muscoli.

L’ortopedia studia in particolare le patologie

  • del rachide
  • della spalla
  • della mano
  • dell’anca
  • del ginocchio
  • del piede

La traumatologia si interessa di tutte le lesioni conseguenti a traumi a carico delle ossa (fratture), dei tendini, dei muscoli, dei ligamenti e delle articolazioni.

Patologia del Rachide

  • Cifosi e Scoliosi dell’infanzia e dell’adolescenza
  • Cifosi e Scoliosi dell’adulto
  • Osteoporosi e cedimenti vertebrali
  • Ernie del disco
  • Spondiliti e Spondilodisciti
  • Tumori primitivi e/o secondari del rachide   

Patologie della Spalla

  • La sindrome da conflitto sotto acromiale
  • La Lesione della cuffia dei rotatori
  • L’Instabilità e la lussazione della spalla
  • L’artrosi con eventuale trattamento protesico (protesi totale, protesi di rivestimento o protesi inversa).

Patologia della Mano

  • Sindrome del tunnel carpale
  • Sindromi canalicolari dei nervi periferici (ulnare al gomito e ulnare al polso)
  • Sindrome di De Quervain
  • Dito a Scatto
  • Artrosi trapezio-metacarpica o Rizoartrosi
  • Patologie dell’Anca
  • L’artrosi con eventuale trattamento con protesi con tecnica chirurgica mini-invasiva
  • Il Conflitto acetabolare

Patologie del Ginocchio

  • L’artrosi con eventuale trattamento protesico (protesi totale o protesi monocompartimentale)
  • Le lesioni meniscali
  • Le lesioni cartilaginee e loro trattamento mediante terapia conservativa con infiltrazioni di farmaci condroprotettori, acido ialuronico, e/o viscosupplementazione
  • Le lesioni legamentose ed in particolare del legamento crociato anteriore
  • La sindrome femororotulea
  • Le tendinopatie del rotuleo

Patologie del Piede

  • Alluce Valgo
  • Metatarsalgie
  • Dita a martello
  • Malformazioni congenite come piede torto congenito, ipometrie e 5° dito superaddotto
  • Piede piatto del bambino e dell’adolescente
  • Sindromi canalicolari (sindrome del tunnel tarsale e/o sindrome di Civinini Morton)
  • Fascite plantare

Per quanto riguarda la Traumatologia presso la Casa di Cura San Rossore possono essere trattate tutti i tipi di frattura, non in regime d’urgenza, sia del bambino (al di sopra dei 4 anni) che dell’adulto con tecniche a cielo aperto ed eventuali sostituzioni protesiche, mini-invasive e percutanee.

Inoltre possono essere diagnosticate e trattate (con le migliori tecniche mini-invasine) le lesioni tendinee quali la lesione del tendine di Achille, la lesione del tendine rotuleo e la lesione del tendine quadricipitale, l’epicondiliti (gomito del tennista) e le tendinosi associate a peritendiniti dell’achilleo e del rotuleo.

Prestazioni e terapie


Oggi la tendenza della chirurgia oggi è quella di utilizzare tecniche sempre più innovative e minimamente invasive al fine di ridurre le complicanze, ma soprattutto di migliorare e accorciare il processo di recupero postoperatorio. La chirurgia percutanea del piede e’ una tecnica chirurgica rivoluzionaria che ben si inquadra in questo processo.  Infatti, grazie alla sua scarsa invasività, si sta rapidamente diffondendo nell’ambito della chirurgia del piede, sostituendo sempre di più le tecniche tradizionali così dette “a cielo aperto”.
Inventata negli anni ’90 da Stephen Isham, fondatore dell’Academy of Ambulatory Foot and Ankle surgery, e denominata M.I.S. (Mini Invasive Surgery), la tecnica è stata importata in Europa e sviluppata dallo spagnolo Mariano De Prado. Negli ultimi anni questa tecnica ha avuto una sua naturale evoluzione ed è oggi eseguita in maniera molto differente da quanto insegnato e descritto dal Dr. De Prado, di cui rimangono però sempre validi i principi base. Tale metodica permette la correzione delle  principali patologie dell’avampiede come l’alluce valgo, le dita a martello, le metatarsalgie e le deformità del 5º dito. Possono essere trattate anche alcune patologie del retropiede  come lo sperone calcaneare, il calcagno di Haglund ed alcuni chirurghi hanno iniziato anche ad eseguire osteotomie del calcagno. Naturalmente la chirurgia percutanea permette anche di trattare contemporaneamente diverse ma associate patologie del piede. Le correzioni ossee e dei tessuti molli avvengono con strumentario dedicato attraverso mini-incisioni. Questo strumentario è molto ridotto e semplice: microlame per le incisioni della cute e le eventuali sezioni di tendini e di capsule articolari, spatoline con la funzione di creare una camera di lavoro sicura nella quale introdurre e far agire i piccoli strumenti chirurgici, raspette per asportare i detriti e il materiale osseo che si forma con la funzione abrasiva delle frese, frese motorizzate con funzione abrasiva sulle prominenze ossee e funzione di taglio per riorientare e correggere le deformità ossee. Attraverso l’incisione cutanea, è cosi’ possibile eseguire gesti chirurgici precisi che possono riguardare sia le parti molli che le parti ossee. Generalmente questi gesti chirurgici si eseguono sotto controllo di immagini radioscopiche generate da un apparecchio da brillanza.

Gli interventi si eseguono sempre in anestesia loco-regionale, ovvero mediante piccole dosi di anestetico locale alla caviglia ed al piede; la durata media di un intervento è compresa tra i dieci e i venti minuti e le vie di accesso sono talmente piccole che spesso, erroneamente, i pazienti hanno la sensazione di essere stati operati con un laser. L’intervento chirurgico è solitamente eseguito in regime day-surgery ed il paziente viene dimesso deambulando già poche ore dopo l’intervento con un’idonea calzatura a suola piatta e rigida. Il piede viene fasciato con un bendaggio funzionale che è fondamentale per il raggiungimento del risultato. Infatti il mantenimento della correzione, ottenuta durante l’intervento chirurgico, non sarà affidata a mezzi di sintesi metallici, ma proprio al bendaggio che il paziente dovrà portare per circa un mese dopo l’intervento. Il dolore post operatorio è di solito ridotto a una sensazione di fastidio ed è facilmente controllabile con i comuni analgesici.  Un altro vantaggio di questa tecnica, oltre alla mini-invasività, è l’assenza di pneumoischemia: al contrario della chirurgia aperta non viene usato il laccio pneumoischemico alla coscia o alla gamba per evitare l’afflusso di sangue nel campo operatorio. Non usando il laccio è possibile evitare tutte le complicanze ad esso connesse ed è anche possibile sottoporre all’intervento pazienti con deficit vascolari periferici riducendo i rischi di complicanze vascolari. L’insieme dei succitati vantaggi rende la tecnica percutanea particolarmente gradita ai pazienti e la connota, in alcuni casi, come un superamento delle tecniche tradizionali a cielo aperto, che comunque continuano ad avere una loro applicazione. Infatti le tecniche percutanee non possono e non devono essere usate indifferentemente in tutte le patologie e in tutti i pazienti, ma solo quando queste sono foriere di un reale vantaggio.  Questa tecnica chirurgica nelle giuste indicazioni riduce notevolmente le complicanze post-operatorie, accelera il recupero post-operatorio ed è una chirurgia esteticamente insuperabile in quanto lascia delle cicatrici impercettibili. Il dolore post-operatorio è molto contenuto e il periodo di immobilità è ridotto al minimo, per tutti questi motivi risulta molto gradita al paziente.

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Otorinolaringoiatria

Otorinolaringoiatria

L’ambulatorio di Otorinolaringoiatria della Casa di Cura San Rossore di Pisa si occupa dello studio e della cura dell’intera gamma di patologie che interessano i distretti anatomici della testa e del collo, nonché di orecchio, naso e seni paranasali, cavo orale, faringe, laringe, ghiandole salivari e nervo facciale e delle via lacrimali.

A tale scopo vengono utilizzate abitualmente tecniche diagnostiche d’avanguardia quali endoscopi rigidi e flessibili, che consentono un approccio ideale per una diagnosi precoce e migliore, capace di fornire una terapia più mirata.

Generalmente la visita otorinolaringoiatrica non necessita di sedazioni e non sono previsti limitazioni di età. La refertazione è immediata.

Nell’ambulatorio di Otorinolaringoiatria vengono eseguite procedure strumentali e diagnostiche quali:

  • fibrolaringoscopia
  • rinoscopia con ottiche rigide
  • esame audiometrico tonale e impedenzometrico
  • test clinico della funzionalità vestibolare
  • valutazione e counselling per il russamento e le apnee notturne.

L’attività ambulatoriale otorinolaringoiatrica prevede inoltre una stretta collaborazione, in modalità multidisciplinare, con altri servizi presenti all’interno della clinica: RadiologiaDermatologia, AllergologiaPneumologiaNeurologiaNeurochirurgia Oculistica.

In caso di indicazione chirurgica, al paziente viene data la possibilità di essere seguito in regime di ricovero ordinario o in day hospital, presso i reparti di degenza della Casa di Cura San Rossore, che, essendo dotata di due sale operatorie che dispongono di strumentazione tecnica di assoluta avanguardia nonché di un reparto di terapia intensiva, può permettere di eseguire ogni tipo di trattamento chirurgico compresi quelli di elevata complessità.

Prestazioni e terapie


La citologia nasale è una metodica semplice, non invasiva e non dolorosa per lo studio delle patologie nasali infiammatorie, in particolar modo delle riniti non allergiche e della poliposi nasosinusale. Consiste nel prelievo e nello studio microscopico delle cellule della mucosa del turbinato inferiore, prelevate con un piccolo cucchiaino di plastica morbido (detto Rhinoprobe o Nasal Scraping) e analizzate al microscopio a immersione con ingrandimento 100x. La citologia nasale fornisce gli elementi fondamentali per diagnosticare le varie forme di rinite non allergica, permette di identificare le forme di rinite mista, in cui cioè la rinite allergica si sovrappone alla rinite non allergica, e di impostare la terapia più corretta. Nei pazienti con poliposi, inoltre, la citologia nasale permette di studiarne il “livello di aggressività”, stratificando i casi dai più semplici ai più complessi. L’esame è di facilissima esecuzione, e può essere eseguito in tutti i pazienti, anche nei bambini.

L’olfattometria è un esame non invasivo per la misurazione del senso dell’olfatto. È un test soggettivo, non invasivo, che viene eseguito in regime ambulatoriale. Si esegue mediante gli Sniffin Sticks, pennarelli imbevuti di sostanze odorose, che, con varia modalità, vengono fatte annusare al paziente. L’esame olfattometrico completo si compone di varie parti, tra cui il test di screening, il test di discriminazione e il test di identificazione, tutti atti a studiare la capacità olfattiva nel suo complesso. Sono infatti molte le patologie nasali ed extra-nasali che si possono associare a una perdita parziale (iposmia) o completa dell’olfatto (anosmia), con notevoli ripercussioni sulla qualità della vita, sulla alimentazione (ad es: difficoltà nell’identificare i cibi deteriorati) e anche sul senso del gusto.  L’olfattometria aiuta a quantificare la perdita olfattiva e a verificare eventuali miglioramenti dopo adeguate terapie.

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Pneumologia

La pneumologia o medicina respiratoria può essere definita come la scienza che studia la struttura, la funzione e la patologia dei polmoni o più semplicemente come la branca della medicina che si occupa delle malattie dell’Apparato Respiratorio (bronchi e polmoni).

Le principali attività di diagnostica consistono nella Visita Pneumologica e nell’esecuzione di alcuni esami strumentali.

La Visita Pneumologica si divide in 3 fasi.

La prima fase è quella in cui il paziente e il medico specialista si interfacciano su quella che è la storia clinica del paziente e l’analisi dei sintomi respiratori che hanno portato il paziente a richiedere la visita.

La raccolta di sintomi avviene mediante utilizzo di questionari standardizzati (MRCCECA) allo scopo di valutare la presenza di sintomi riferibili ad una eventuale patologia cronica, il grado di limitazione funzionale (scala mMRC per la misura della dispnea) e la qualità della vita (CATCOPD Assessment Test).

La seconda fase è dedicata all’esame obiettivo

La terza fase è dedicata alla effettuazione, se il paziente acconsente, di esami strumentali dai più semplici e non invasivi a quelli più sofisticati.

PRINCIPALI ESAMI STRUMENTALI IN AMBITO PNEUMOLOGICO:

Saturimetria È un esame che serve a determinare la percentuale di saturazione dell’ossigeno nel sangue del paziente. E’ un esame senza dubbio indolore e molto tollerabile da parte del paziente. Tale esame viene eseguito mediante un apparecchio noto con il nome di ossimetro, un apparecchio che viene collegato ad un dito della mano mediante una sonda. In questo modo, è possibile rilevare dati come la frequenza cardiaca e la saturazione dell’ossigeno per un determinato arco di tempo, che può andare da pochi minuti fino all’intera giornata.

Spirometria basale (curva flusso/volume) È un esame molto semplice e non invasivo, fondamentale per la diagnosi di asma bronchiale e di altre malattie respiratorie, che misura i volumi respiratori e la velocità dei flussi dell’aria. Viene eseguita con uno strumento detto appunto “spirometro”, che consiste in un misuratore del flusso e del volume d’aria mobilizzata dal paziente collegato ad un computer che riceve un segnale e lo trasforma in valori numerici ed immagini grafiche.

Test dinamico di reversibilità (salbutamolo) Si esegue in presenza di segni di ostruzione bronchiale (FEV1/FVC <70) facendo inalare al paziente 2-4 puff di salbutamolo (200-400 mcg) e ripetendo la spirometria dopo 20 minuti. Il test è da considerarsi positivo se si verifica un aumento del FEV1(volume espiratorio massimo nel 1° secondo della FVC) > 12% e/o ≥ a 200 ml come valore assoluto. Il test e’ utile per la diagnosi differenziale tra asma bronchiale e BPCO,per rilevare una componente di reversibilità nella BPCO e per monitorare l’efficacia del trattamento broncodilatatore.

Test del cammino (6MWT) Misura la distanza che un soggetto può percorrere camminando il più velocemente possibile su una superficie piana in sei minuti, comprese tutte le interruzioni che il soggetto ritiene necessarie. Il test serve a valutare la capacità di percorrere una certa distanza e rappresenta una misura rapida ed economica per valutare la capacità di svolgere le normali attività quotidiane o, di converso, il grado di limitazione funzionale del soggetto. Allo scadere di ogni minuto vengono rilevate la frequenza cardiaca e la saturazione emoglobinica, oltre al numero di metri percorsi durante il test.

Emogasanalisi arteriosa È un esame del sangue. Il campione viene prelevato, in genere, dall’arteria radiale (polso) o, più raramente, dall’arteria brachiale (faccia anteriore del gomito) o da quella femorale (inguine). L’emogasanalisi arteriosa serve a misurare la quantità di ossigeno e di anidride carbonica presenti nel nostro sangue e il pH del sangue. Viene richiesta in tutti i casi in cui si voglia verificare la presenza e l’entità di un’insufficienza respiratoria e quindi nei disordini del controllo della ventilazione (sindromi da ipoventilazione/iperventilazione, disturbi della ventilazione durante il sonno, ecc ecc). Può essere eseguita anche per valutare l’efficacia di una terapia, in particolare la somministrazione di ossigeno.

Ai fini di una valutazione pneumologica globale e accurata, lo pneumologo dovrebbe poter disporre di una radiografia del torace in 2 proiezioni che è in grado di fornire importanti informazioni sulle dimensioni del cuore e dei grossi vasi (arteria polmonare, aorta ascendente, arco aortico),i polmoni, la trama broncovasale, la gabbia toracica, e il diaframma.

L’esame clinico e i risultati degli esami strumetali possono orientare verso varie patologie fra le più comuni come le malattie ostruttive (bronchite cronicaasmaenfisemabronchiectasie) e infettive (polmonite) o più rare come le malattie infiltrative e interstiziali del polmone o il tumore del polmone. Pazienti con BPCO (bronchite cronicaenfisema) con dispnea e ridotta tolleranza allo sforzo possono essere avviati ad un programma di riabilitazione respiratoria. Attualmente il riallenamento all’esercizio è considerato l’aspetto principale di un programma di riabilitazione programmato “su misura” per il paziente in modo da cercare di ottimizzare l’autonomia e la performance fisica e sociale. La riabilitazione respiratoria riduce i sintomi, incrementa la capacità di lavoro e migliora la qualità della vita nei soggetti con patologie respiratorie croniche anche in presenza di alterazioni strutturali irreversibili.

Nelle interstiziopatie e nel sospetto di bronchiectasie può essere sufficiente eseguire uno studio morfologico del polmone mediante TC-HRCT (alta risoluzione senza mdc).

La Tomografia Computerizzata spirale multidetettore (TC), con l’applicazione di protocolli a basso dosaggio, si è imposta come la metodica d’elezione per la diagnosi precoce delle neoplasie polmonari.

Infine, l’Angio-TC occupa un posto di primo piano nella valutazione dei disturbi della circolazione polmonare e in particolare nella diagnostica dell’embolia polmonare. L’Angio TC è un esame radiologico che, mediante iniezione di mezzo di contrasto,consente di visualizzare il decorso dei vasi sanguigni.

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Allergologia

Allergologia

L’attività di allergologia è rivolta alla diagnosi e cura di:

  • Allergie respiratorie (riniti allergiche e asma allergico)
  • Congiuntiviti allergiche
  • Inquadramento di allergie ai farmaci
  • Orticarie acute o croniche, angioedemi o sindromi pruriginose
  • Inquadramento di dermatiti atopiche e dermatiti da contatto
  • Allergia al lattice
  • Inquadramento di allergie al veleno di imenotteri

Test allergologici eseguibili presso l’ambulatorio nel corso della prima visita:
Skin Prick test (SPT), utili per lo studio di allergie respiratorie e alimentari. Il prick test viene eseguito posizionando una goccia di un estratto allergenico sulla cute dell’avambraccio del paziente; l’allergologo pungerà la goccia con una lancetta sterile al fine permettere la penetrazione delle molecole allergeniche negli strati più superficiali della cute; il test viene letto dopo 15 minuti. Per l’esecuzione del prick test è necessario che il paziente non assuma antistaminici nella settimana precedente l’esecuzione delle prove cutanee. (*)

(*) = sospendere i farmaci solo dopo consulto medico o dopo contatti con lo specialista allergologo

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Ginecologia in età evolutiva (infanzia e adolescenza)

Ginecologia in età evolutiva

La vita della donna è scandita dagli ormoni (estrogeni e progesterone). Prodotti dall’ovaio, essi sono il risultato dell’attività di un complesso sistema neuroendocrino che, a livello cerebrale, ne controlla la produzione.

Una normale secrezione di ormoni è responsabile di un regolare funzionamento della sfera riproduttiva e degli organi direttamente coinvolti, così come del benessere di altri organi e apparati che vanno oltre gli organi riproduttivi: basti pensare, per esempio, agli effetti che gli estrogeni esercitano sulla maturazione dell’osso, sul sistema cardiovascolare, sul cervello, sulla cute e sui capelli. Ne va da sé che alterazioni della loro produzione influiscono negativamente sul benessere generale della donna, fino a interferire in maniera pesante sulla sua qualità di vita.

All’azione degli estrogeni e del progesterone si unisce quella di altri ormoni, come gli androgeni, la prolattina e gli ormoni tiroidei, che se prodotti in maniera patologica possono interferire negativamente sull’attività ovarica, rappresentando un ostacolo a un normale funzionamento dell’asse ipotalamo-ipofisi-gonadi.

La presa in carico di questo delicato percorso che fisiologicamente la donna percorre dalla nascita fino al raggiungimento di una maturità biologica, sessuale e riproduttiva è un compito di estrema rilevanza clinica che vede nella pubertà e nell’adolescenza un momento chiave per la vita della donna; significa individuare quelle condizioni fisiche, psichiche, ambientali, genetiche e organiche che in diversa maniera possono ostacolare il fisiologico sviluppo femminile.

L’adolescenza rappresenta un momento fulcro per porre le basi per un corretto funzionamento dell’asse riproduttivo e degli organi a esso collegati.

La comparsa del menarca, cioè della prima mestruazione, non è di solito indicativa del raggiungimento della piena maturità funzionale. Il conseguimento di una stabilità del ciclo che sarà tipica dell’età adulta richiede una progressiva maturazione di quei circuiti del sistema nervoso centrale che regolano una attività ovarica. Questo richiede un periodo di tempo variabile da soggetto a soggetto. L’intervento del medico in questo lasso temporale è fondamentale nel sapere cogliere di fronte ai vari quadri clinici che si possono presentare il confine tra fisiologia e patologia. Le irregolarità mestruali, l’amenorrea, i flussi mestruali abbondanti e i dolori pelvici mestruali sono disturbi che l’adolescente può manifestare e che richiedono una diagnosi corretta e approcci terapeutici specifici.

È proprio in fase adolescenziale che possono manifestarsi per la prima volta delle patologie: istituire un corretto iter diagnostico atto a individuare l’origine dei disturbi è fondamentale per evitare approcci clinici e terapeutici che potrebbero risultare fallimentari e limitarsi solo alla cura del sintomo.

L’attenzione alla salute della donna è ormai da tempo divenuta un tema centrale nella nostra società. Una diagnosi corretta in adolescenza rappresenta una grande opportunità per la ragazza. Non c’è un’età prestabilita in cui sottoporre la giovane donna alla prima visita ginecologica, ma solitamente è consigliato effettuarne una dopo la comparsa del menarca o entro l’anno dal primo rapporto sessuale.

La Casa di Cura San Rossore e la dottoressa Franca Fruzzetti, ginecologa, tramite l’efficace approccio multidisciplinare che da sempre caratterizza la Casa di Cura San Rossore, hanno come obiettivo il benessere delle giovani ragazze.

Il percorso, rivolto a ragazze con disordini della pubertà e anomalie dello sviluppo sessuale, e ad adolescenti con disturbi della ciclicità mestruale, flussi mestruali assenti/abbondanti e altri disturbi ginecologici, si proporne di offrire alla giovanissima donna un corretto approccio diagnostico e terapeutico.

PERCORSO DIAGNOSTICO

  • Visita
  • Dosaggio ormonale basale
  • Ecografia pelvica

ULTERIORE APPROFONDIMENTO:

  • Ecografia pelvica
  • Test dinamici per la diagnosi di particolari patologie ormonali
  • Test genetici

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Andrologia

L’Andrologia è definita “la scienza che studia gli aspetti fisiopatologici, clinici e socio-antropologici della sfera sessuale e riproduttiva maschile”, ovvero lo stato di salute del maschio”.


I trattamenti che possono essere effettuati presso la Casa di Cura Privata San Rossore sono i seguenti:

Prestazioni ambulatoriali:

  • Visita andrologica
  • Ecocolordoppler scrotale
  • Ecocolordoppler penieno e penieno dinamico
  • Studio con rigiscan
  • Spermiogramma
  • Spermiocultura
  • Dosaggi ormonali
  • Penoscopia
  • Ricovero in day hospital per effettuare un check up andrologico

Interventi chirurgici andrologici:

  • Impianto di protesi peniene
  • Chirurgia peniena ricostruttiva
  • Impianto protesi testicolari
  • Chirurgia per tumori testicolari
  • Chirurgia per tumori penieni
  • Varicocele con tecnica microchirurgica o scleroembolizzazione
  • Circoncisione e frenuloplastica

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Immunologia

LAVORI IN CORSO

Pagina in costruzione

Per informazioni contattare il numero +39 050 586217 oppure mandare mail all’indirizzo info@sanrossorecura.it


Cardiologia e Aritmologia

Cardiologia e Aritmologia

La Casa di Cura San Rossore dispone di un servizio di Cardiologia per la diagnosi e la cura delle principali patologie cardiovascolari. È possibile eseguire visite cardiologiche finalizzate alla valutazione clinica del paziente, fondata sulla storia anamnestica e l’analisi dei sintomi, delle comorbidità e del profilo di rischio cardiovascolare volta all’identificazione (e alla terapia) di eventuali patologie del sistema cardiovascolare.
La valutazione cardiologica si avvale di strumenti diagnostici di primo livello, quale l’elettrocardiogramma basale e, in relazione al quadro clinico, di esami diagnostici di secondo e terzo livello.
Presso la Casa di Cura San Rossore si possono effettuare i seguenti esami strumentali:

  •  ECG basale – Esame che analizza l’attività elettrica del cuore. Serve a identificare eventuali aritmie o alterazioni del tracciato.
  • EcocolorDoppler cardiaco (o ecocardiogramma) – Esame ecografico volto ad analizzare la morfologia e la funzione del cuore e delle strutture valvolari, il tratto iniziale dell’aorta e il pericardio.
  • Test ergometrico (prova da sforzo con cicloergometro) – Tramite questo esame volto si identificano eventuali sintomi e/o alterazioni del tracciato elettrocardiografico durante l’esercizio che possano indicare patologie delle arterie coronarie. L’esame consente anche di valutare il comportamento della pressione arteriosa, l’eventuale insorgenza di aritmie durante lo sforzo e la tolleranza all’esercizio fisico.
  • ECG dinamico sec.Holter (o Holter ECG) – Registrazione ECG di 24 ore indicata in pazienti con storia di cardiopalmo o sincopi, aritmie, fibrillazione atriale, extrasistolia etc.
  • Holter pressorio – Registrazione di 24 ore della pressione arteriosa rivolta a pazienti con ipertensione nota o sospetta, per valutare il comportamento pressorio diurno e notturno e valutare l’efficacia della terapia.
  • Ecocardiogramma da sforzo (con cicloergometro o lettoergometro) o da stress farmacologico (dipiridamolo o dobutamina). I motivi per cui può essere richiesto questo esame sono:
  • Valutazione della presenza di coronaropatia
  • Valutazione della vitalità miocardica in soggetti con pregresso infarto miocardico
  • Valutazione della riserva contrattile in soggetti con disfunzione ventricolare sinistra
  • Valutazione della funzione valvolare e della pressione sistolica polmonare durante esercizio mediante la stima con Doppler dei gradienti transvalvolari e delle pressioni polmonari, utile in particolare in alcune patologie come la valvulopatia mitralica e l’ipertensione polmonare

La Casa di Cura San Rossore, proseguendo nell’innovazione nella diagnosi e nel trattamento dei disturbi del ritmo cardiaco, si arricchisce di nuovi dispositivi per la diagnosi delle aritmie. Questi strumenti all’avanguardia si affiancano all’ECG portatile Kardia, già noto per la sua praticità e immediatezza, offrendo soluzioni personalizzate per le esigenze di ogni paziente.

In base alle necessità cliniche individuate dai nostri specialisti Aritmologi, sono ora disponibili:

  • Holter Wireless (“Freestyle”): Un sistema senza fili che garantisce comfort e libertà totale. Con una durata di registrazione da 1 a 7 giorni, consente di condurre una vita normale, inclusa l’attività sportiva. Grazie al design igienico e discreto, è perfetto per un monitoraggio continuativo, affidabile e “leggero”.
  • Holter 12 derivazioni (“Focus”): Ideale per l’analisi dettagliata delle aritmie. Dotato di elettrodi classici, registra tracciati completi a 12 derivazioni, essenziali per la caratterizzazione dell’extrasistolia, per la diagnosi della sindrome di Brugada e per l’analisi di altre anomalie più complesse.
  • Event Recorder (“Spider”): Una soluzione unica per monitoraggi prolungati, con registrazioni da 7 a 15 giorni. Particolarmente indicato per individuare eventi aritmici sintomatici brevi e fugaci che potrebbero sfuggire a un Holter tradizionale.

Presso la Casa di Cura San Rossore è inoltre possibile effettuare esami di imaging cardiaco avanzato, rivolti a pazienti selezionati su richiesta dello specialista:

  • Risonanza magnetica cardiaca con e senza mezzo di contrasto – Esame di imaging avanzato che consente lo studio approfondito di tutte le strutture cardiache e la caratterizzazione tissutale del muscolo cardiaco.
  • AngioTC coronarica – Esame non invasivo che studia le arterie coronarie per identificare eventuali placche aterosclerotiche stenosanti o anomalie del decorso coronarico.

Con il supporto e la collaborazione del Centro Vascolare Toscano, si eseguono inoltre attività di diagnostica vascolare (ecocolorDoppler dei tronchi sovraortici, ecocolorDoppler artero-venoso degli arti, ecocolorDoppler aorta addominale).

Prestazioni e terapie


Una lunga e consolidata esperienza con le tecniche tradizionali si affianca oggi alla padronanza delle più innovative metodiche per il trattamento della cardiopatia ischemica e delle sue complicanze acute

  • Rivascolarizzazione coronarica in sternotomia con l’utilizzo della Circolazione Extracorporea (intervento tradizionale)
  • Rivascolarizzazione coronarica in sternotomia senza l’utilizzo della Circolazione Extracorporea (intervento “a cuore battente”)
  • Rivascolarizzazione in mini-toracotomia sinistra (incisione cutanea di pochi centimetri) senza l’ausilio della Circolazione Extracorporea (chirurgia coronarica mini-invasiva) per il trattamento della malattia mono o bivascolare
  • Rivascolarizzazione coronarica completa mediante l’utilizzo di soli condotti arteriosi
  • Rivascolarizzazione coronarica con graft arteriosi multipli anastomizzati ad “Y” senza traumatismi dell’aorta ascendente (no touch aorta)
  • Trattamento delle complicanze acute dell’infarto miocardico: rottura del setto interventricolare, della parete libera del ventricolo sinistro, rottura dei muscoli papillari
  • Trattamento delle complicanze croniche della cardiopatia ischemica: aneurismectomia e ricostruzione della geometria ventricolare sinistra, trattamento dell’insufficienza mitralica ischemica.

Accanto all’esperienza tradizionale con la sostituzione protesica delle valvole del cuore si utilizzano le più attuali e consolidate tecniche di ricostruzione valvolare.

Valvola mitrale

  • Sostituzione con sternotomia e circolazione extracorporea mediante protesi valvolare di tipo meccanico o biologico (intervento tradizionale)
  • Riparazione e ricostruzione dell’apparato valvolare con sternotomia e circolazione extracorporea secondo le tecniche più avanzate (la quasi totalità delle insufficienze mitraliche trattate)
  • Riparazione e ricostruzione dell’apparato valvolare con circolazione extracorporea e tecnica video-assistita mediante mini-toracotomia destra (chirurgia mini-invasiva)
  • Riparazione e ricostruzione dell’apparato valvolare con circolazione extracorporea e tecnica video-assistita mediante mini-sternotomia (chirurgia mini-invasiva)

Valvola aortica, regione di efflusso aortico ed aorta ascendente

  • Sostituzione con sternotomia e circolazione extracorporea mediante protesi valvolare di tipo meccanico o biologico (intervento tradizionale)
  • Riparazione e ricostruzione valvolare con sternotomia e circolazione extracorporea secondo le tecniche più avanzate
  • Riparazione o sostituzione valvolare con mini accesso (chirurgia mini-invasiva) e circolazione extracorporea
  • Sostituzione con sternotomia e circolazione extracorporea mediante l’utilizzo di tessuto prelevato da cadavere (homograft)
  • Sostituzione valvolare senza sternotomia con impianto della protesi valvolare per via transcatetere trans-femorale o trans-apicale (TAVI), senza circolazione extracorporea (chirurgia minimamente invasiva)
  • Sostituzione dell’aorta ascendente con sternotomia e circolazione extracorporea mediante tubo protesico o tessuto proveniente da cadavere per il trattamento della patologia acuta (dissezione) o cronica (aneurisma) secondo le tecniche più recenti che prevedono in casi selezionati la conservazione della valvola nativa
  • Sostituzione dell’arco aortico con sternotomia e circolazione extracorporea mediante tubo protesico

Valvola tricuspide

  • Sostituzione con sternotomia o toracotomia e circolazione extracorporea mediante protesi valvolare di tipo meccanico o biologico (intervento tradizionale)
  • Riparazione con sternotomia o toracotomia e circolazione extracorporea
  • Riparazione con sternotomia o toracotomia e circolazione extracorporea a cuore battente senza arresto cardioplegico

Reinterventi eseguiti in circolazione extracorporea con accessi percutanei e sternotomia o toracotomia (mininvasivi)

Difetto interatriale (DIA)

  • Riparazione con circolazione extracorporea video-assistita secondo le tecniche più avanzate mediante mini-toracotomia destra (chirurgia mini-invasiva)
  • Riparazione con circolazione extracorporea video-assistita secondo le tecniche più avanzate mediante mini-sternotomia (chirurgia mini-invasiva)

Difetto interventricolare (DIV):Riparazione con circolazione extracorporea video-assistita secondo le tecniche più avanzate mediante mini-toracotomia destra (chirurgia mini-invasiva)

La quotidiana collaborazione con lo specialista elettrofisiologo e la creazione di percorsi diagnostico-terapeutici condivisi ha permesso lo sviluppo di procedure consolidate, la nascita e la progressione di innovative linee di trattamento chirurgico:

  • Ablazione chirurgica di Fibrillazione Atriale durante interventi di cardiochirurgia (plastica/sostituzione valvolare, bypass aorto-coronarico)
  • Ablazione della Fibrillazione Atriale isolata e chiusura dell’auricola sinistra mediante toracoscopia
  • Ablazione di aritmie ventricolari ad origine dall’epicardio e dall’ endocardio nel corso di interventi chirurgici di aneurismectomia del ventricolo sinistro
  • Ablazione di aritmie ventricolari complesse congenite ed acquisite per via epi ed endocardica con mini-toracotomia (via mini-invasiva) o in stereotomia
  • Impianto di pace maker biventricolare per via mini-toracotomica sinistra (mini-invasiva)

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Specialisti di riferimento


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Dermatologia

Dermatologia

La Dermatologia è volta al trattamento degli inestetismi e delle patologie sottoelencate:

  • Dermatologia pediatrica – Dermatosi neonatale
  • Dermatosi allergiche (eczemi)
  • Alterazioni della pigmentazione cutanea
  • Diagnosi delle lesioni neviche
  • Diagnosi precoce del melanoma
  • Dermatoscopia Epiluminescenza
  • Malattie vascolari di pertinenza cutanea
  • Malattie degli annessi (capelli, peli, unghie)
  • Patologia delle mucose (orale, genitale)
  • Dermatosi della gravidanza
  • Invecchiamento cutaneo
  • Manifestazioni cutanee delle malattie interne
  • Manifestazioni psico-cutanee
  • Malattie sessualmente trasmesse
  • Diatermia in anestesia locale
  • Chirurgia dermatologica

Dermocosmetologia e Dermatologia Plastica

Liberi professionisti effettuano trattamenti non chirurgici di alcune patologie e inestetismi del viso e del corpo:

  • Visita Specialistica Dermo Cosmetologica
  • Cosmetologia Medica e Correttiva
  • Trattamenti Peeling
  • Biostimolazione cutanea
  • Filler
  • Laser ringiovanimento volto, collo, decolletè, mani
  • Laser rimozione macchie cutanee
  • Laser rimozione tatuaggi e lesioni pigmentate
  • Laser rimozione teleangectasie e angiomi cutanei
  • Laser cicatrici da acne
  • Laser epilazione definitiva
  • Fotoringiovanimento
  • Botulino

Prestazioni e terapie


Si tratta di iniezioni superficiali e indolori, effettuate con microaghi che arrivano solo a un millimetro di profondità. Le infiltrazioni, eseguibili su viso, collo e décolleté, consentono di iniettare principi attivi (in particolare acido ialuronico naturale) che migliorano l’idratazione e il turgore cutaneo e combattono gli effetti nocivi dei radicali liberi.

Utilizzando un acido ialuronico combinato iniettato nel derma soltanto in 5-7 siti di iniezione per emiviso, si svolgono azioni idratanti, stimolanti e di sostegno. Si ottiene così un duplice effetto: biorigenerante, grazie alla stimolazione di produzione endogena di acido ialuronico, e tensore, con contrasto della lassista cutanea e rimodellamento del volto.

Ricorrendo all’uso di prodotti assolutamente biocompatibili è possibile correggere, attenuare, rughe e solchi, rimodellare contorni rilassati, restituire volumi, ridisegnare profili di labbra assottigliate ed increspate.

Per informazioni contattare numero +39 050 586217 oppure mandare mail all’indirizzo info@sanrossorecura.it

Peeling superficiali con effetto mirato su vari tipi di pelle: esfolianti, leviganti, sebonormalizzanti, schiarenti, stimolanti, antiaging. Possono essere eseguiti da soli o come fase iniziale di un trattamento che prevede il conseguente ricorso a maschere poliviniliche, prevalentemente a base di tretinoina, quale potenziamento nelle terapie antiaging, sebonormalizzanti, schiarenti, ricompattanti epidermiche.

È un trattamento indolore eseguito con un dispositivo particolare denominato S.I.T. (Skin Injection Therapy), uno strumento nuovissimo con cui è possibile far arrivare nei primi strati del derma, in modo assolutamente non traumatico, principi attivi che conservano intatta la loro efficacia. Nel caso delle gambe possiamo ricorrere a sostanze  utili per combattere gonfiori e rilassamenti dei tessuti. È sicuramente una delle terapie dermoplastiche più efficaci per combattere la ritenzione idrica che caratterizza tutti gli stadi della cellulite. Nel caso si voglia eseguire un trattamento anche su braccia o altre aree del corpo che manifestano segni di disidratazione e/o di senescenza, possiamo invece utilizzare  principi attivi destinati non solo a migliorare l’idratazione ma a contrastare l’effetto dannoso dei radicali liberi, principali responsabili dell’invecchiamento cutaneo.

Unico lifting non chirurgico approvato dall’FDA americana. Indicato principalmente per lassità e rughe del collo e del décolleté. Si trattano, con buoni risultati, anche mento, zona perioculare e porzioni laterali del volto. La tecnologia sfrutta ultrasuoni focalizzati posizionati in modo assolutamente preciso grazie alla supervisione di un ecografo. Il trattamento, della durata di 60-90 minuti, è eseguibile su tutti i tipi di pelle, in qualunque stagione, a qualunque età e non richiede in genere nessun pre e post trattamento. Non è necessario alcun tempo di recupero per il paziente. I risultati, ottenibili in un’unica seduta, sono visibili da 90 giorni ad oltre un anno.

Per informazioni contattare numero +39 050 586217 oppure mandare mail all’indirizzo info@sanrossorecura.it

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